Il materiale di Althar fornisce un percorso aperto a tutti verso l’illuminazione piena. Per trasmettere questo percorso, Althar sceglie di apparire come un “Drago di Cristallo,” che simboleggia soprattutto la chiarezza, la fermezza e la costanza, la vera compassione e la libertà assoluta – qualità che un umano deve realizzare dentro di sé per poter affrontare la più grande di tutte le sfide concepibili: liberarsi in modo completo da tutte le credenze su se stessi e sul mondo e così realizzare la piena illuminazione.
Althar si rivolge agli umani di oggi ed evita riferimenti espliciti alle tradizioni e alle scuole spirituali già famose. Si astiene inoltre dal riprendere e ripetere termini spirituali e luoghi comuni e non si nasconde dietro citazioni di vecchi maestri. Al contrario, si rivolge in modo diretto al lettore e lo conduce passo dopo passo verso “livelli di coscienza superiori”. Mentre ciò accade, il suo senso dell’umorismo continua a fare capolino e a ricordare al lettore di non prendersi troppo sul serio.
Althar paragona a un sogno la vita di cui un umano normale fa esperienza. In ogni caso riconosce che per l’umano quel sogno risulta intenso e reale e quindi di solito non si risveglia da quel sogno “così”. Il sogno però ha lasciato molte impronte sull’umano, impronte che derivano da una moltitudine di vite sognate, vite fisiche e non fisiche che continuano fino ad oggi ad esercitare un effetto a livello inconscio. Passo dopo passo, Althar conduce il lettore verso la vera compassione e gli permette di rendersi conto che – proprio come in un sogno – nulla è mai “realmente” accaduto e quindi rende possibile una profonda liberazione da tutti gli eventi passati e dai blocchi ad essi associati.
Per calmare la mente umana che continua ad interrogare senza saziarsi mai, Althar spiega con alcune metafore come la coscienza è rimasta impigliata nell’illusione di un’esistenza separata. In fondo ciò che crea tutto il mondo delle apparenze è la credenza che la separazione è reale. Althar usa il termine “mondo di luce” per descrivere come la coscienza si trasforma in un soggetto separato attraverso la percezione e l’intenzione. Un soggetto deve costantemente riflettersi nell’esterno apparente poiché crede che altrimenti uscirebbe dall’esistenza. In definitiva ciò che rende molto difficile il risveglio dal sogno è proprio la paura di estinguersi. Calmare la mente attraverso la comprensione dei meccanismi del mondo della luce contribuisce in modo significativo a far sì che la mente riconosca i suoi limiti e sia quindi in grado di superarsi.
In tutti i suoi testi, Althar incoraggia il lettore a restare nel sogno della separazione anche dopo l’illuminazione. Per questo usa il termine “ascensione incarnata”, che è uno stato surreale dell’esistenza. Dopo tutto, l’uomo illuminato ha capito che né il suo corpo né lo spazio né il tempo sono “reali”, ma sceglie comunque di mantenere una proiezione cosciente nel sogno della separazione. Per mezzo del suo “corpo di luce” continua ad apparire come un essere umano nel sogno della separazione e può quindi comunicare in modo diretto con gli altri esseri umani e può aiutarli a risvegliarsi in vari modi. Così facendo, diventa – proprio come Althar – un “Ambasciatore della Creazione”.
Insieme alla vera saggezza e alla vera compassione, la vera pratica è un pilastro essenziale dei messaggi di Althar. Solo attraverso la vera pratica si può ottenere un decondizionamento profondo e duraturo. Per questo motivo, Althar parla continuamente della coltivazione della consapevolezza, della coltivazione del corpo di luce, dell’occhio della verità e della percezione lucida.
Il materiale di Althar è privo di dogmi, di ogni prosopopea spirituale e di sciocchezze esoteriche. È altamente esperienziale e si rivolge al ricercatore sincero che è disposto a percorrere fino in fondo il sentiero dell’illuminazione. Molti lettori riferiscono di aver letto i testi più e più volte scoprendo livelli di saggezza sempre più profondi. Per loro, Althar è come un vecchio amico che li accompagna nel loro viaggio con senso dell’umorismo, li ispira e li motiva.
Per suggerimenti sull’ordine di lettura, leggete qui.